Come funziona la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata (VR e AR)
La realtà virtuale, o VR (Virtual Reality), è una tecnologia che “immerge gli utenti in un ambiente completamente digitale attraverso un visore o un display circostante. Questo ambiente può essere generato al computer o filmato in video a 360 gradi” [1]. La realtà aumentata (AR), invece, o Augmented Reality, integra elementi digitali nel mondo reale, sovrapponendo informazioni, oggetti o contenuti multimediali attraverso dispositivi mobili o visori.
Questi elementi possono apparire come una sovrapposizione grafica piatta o possono comportarsi come un oggetto (apparentemente) ‘3D’ reale” [1]. La distinzione qui fatta, dovrebbe essere considerata meramente lessicale, infatti “la convergenza di AR e VR non è nuova da una prospettiva di ricerca” [2] e anzi, ormai stanno già convergendo. Da qui nasce il termine Extended Reality (XR), utilizzato per definire le tecnologie che interagiscono con lo spazio reale. Oggi non ha quindi più molto senso concentrarsi sulle differenze tecniche che distinguono VR e AR, e anche noi dunque, spiegheremo in che modo queste tecnologie possono esserci utili riferendoci a loro semplicemente con XR.
Alcune applicazioni dell’XR (Extended Reality)
Le tecnologie XR stanno trasformando profondamente il modo in cui viviamo, studiamo e lavoriamo, offrendo soluzioni innovative che superano le tradizionali barriere fisiche e logistiche.
Dall'ottimizzazione dei processi aziendali alla rivoluzione dell'apprendimento digitale, i benefici di questa tecnologia sono già evidenti e stanno avendo un impatto concreto sul progresso sociale. Di seguito, una sintesi dei principali vantaggi che l’XR ha introdotto:
- Formazione aziendale: le tecnologie XR permettono alle imprese di condurre training e simulazioni in modo sicuro ed efficace. Grazie a queste soluzioni, è possibile affrontare scenari che prima erano inaccessibili, come l'uso di materiali pericolosi o situazioni potenzialmente letali, oltre a contesti che richiederebbero risorse costose o difficili da ottenere. L’esperienza immersiva consente ai tirocinanti di apprendere attraverso la pratica diretta, senza esporsi a rischi reali o costi elevati di allestimento [3].
- Prototipazione virtuale: numerose aziende stanno sfruttando i vantaggi della prototipazione tramite XR, eliminando la necessità di materiali e macchinari fisici. Questa tecnologia consente di accelerare il processo di progettazione, riducendo i tempi di sviluppo di settimane e abbattendo significativamente i costi associati alla creazione di prototipi funzionali [1].
- Campionamento virtuale: l’XR può aiutare le aziende ad avvicinarsi ai loro clienti fornendo loro un campione del prodotto desiderato da testare in tempo reale. Settori come la bellezza, l’assistenza sanitaria e la moda stanno già adottando queste soluzioni, investendo ulteriormente per estendere l’esperienza immersiva a un’ampia varietà di prodotti, oltre i tradizionali abiti. Questo approccio permette di migliorare l’interazione con il cliente e di ottimizzare i processi di vendita e personalizzazione [4].
- Apprendimento digitale: AR e VR, oltre a rivoluzionare il settore dell’intrattenimento e dei videogiochi, stanno ampliando le opportunità nell’apprendimento digitale. Grazie a esperienze più interattive e immersive, le lezioni digitali possono diventare più coinvolgenti e abbattere le barriere tradizionali, offrendo un’istruzione senza confini e accessibile a tutti [4].
I rischi della tecnologia XR e della Realtà Virtuale
Queste sono solo alcune delle applicazioni già in uso che evidenziano il grande potenziale di crescita della XR. Tuttavia, questo sviluppo tecnologico rapido e dirompente porta con sé nuove sfide, soprattutto sul fronte della sicurezza e dell’etica. Ad esempio, sono emerse segnalazioni di molestie sessuali nella realtà virtuale [5], alimentando preoccupazioni sulla sicurezza di questi dispositivi e sulla fiducia nei sistemi e nei processori di dati che li gestiscono.
Il filosofo e sociologo Umberto Galimberti ha osservato che “la tecnologia non è un mezzo a disposizione dell’uomo, ma l’ambiente in cui l’uomo subisce delle modifiche”.
Di conseguenza, la vera domanda non è più “cosa possiamo fare con la tecnologia?”, ma “cosa farà la tecnologia a noi?” [6].
Con l’XR, entriamo effettivamente in un ambiente che può influenzarci profondamente a livello fisico ed emotivo. Situazioni di bullismo, danni fisici, panico e altre esperienze dolorose possono essere vissute all’interno di queste realtà immersive [7,8,9], rendendo ancora più urgente riflettere sulle implicazioni di queste tecnologie e sull’impatto che possono avere sulla nostra vita.
Conclusione
Realtà virtuale e realtà aumentata rappresentano una delle rivoluzioni tecnologiche più significative del nostro tempo, con un potenziale di crescita e impatto che si estende ben oltre il semplice intrattenimento.
Come abbiamo visto, le applicazioni della tecnologia XR spaziano dalla formazione aziendale alla prototipazione, fino all'apprendimento digitale e al campionamento virtuale. Tuttavia, l'entusiasmo per questi progressi non deve farci ignorare i rischi associati.
L’immersività che rende la XR così potente è la stessa che solleva interrogativi fondamentali su sicurezza, etica e impatti sociali. Dalle preoccupazioni per le molestie virtuali al rischio di bullismo e traumi generati da esperienze digitali, questa tecnologia pone sfide che non possono essere ignorate. Le parole di Umberto Galimberti ci spingono a riflettere non solo su ciò che possiamo fare con la XR, ma su come essa stia già influenzando la nostra esistenza.
Con un mercato in rapida espansione, è essenziale adottare un approccio equilibrato: massimizzare i benefici senza perdere di vista le responsabilità. La vera sfida sarà integrare la XR nella società in modo sicuro, etico e inclusivo, garantendo che questa rivoluzione tecnologica migliori la qualità della vita senza compromettere la nostra umanità.
Bibliografia
[2] J. Jerald, The vr book, human-centered design for virtual reality, M. T. Ozsu, Ed. ACM Books, 2016
[3] M. F. Alam, S. Katsikas, O. Beltramello, and S. Hadjiefthymiades, “Augmented and virtual reality based monitoring and safety system: a prototype iot platform,” Journal of Network and Computer Applications, vol. 89, 2017
[4] R. Chatwood, “Virtual legality virtual reality and augmented reality, legal issues,”
Dentons, Tech. Rep., 2017.
[5] J. all C. Wong, “Sexual harassment in virtual reality feels to real, "it’s creepy beyond creepy",” Oct. 2016. [Online].
[6] U. Galimberti, “Man in the age of technology,” Journal of Analytical Psychology, vol. 54, pp. 3,17, 2009.
[7] B. Kenwright. (2019, Jan.) Virtual reality: and dangers. [Online]
[8] E. Craig and M. Georgieva, “Vr and ar: the ethical challenges ahead,” Apr. 2018.
[9] D. Adams, A. Bah, C. Barwulor, N. Musaby, K. Pitkin, and E. M. Redmiles, “Ethics emerging: the story of privacy and security perceptions in virtual reality,” in Fourteenth Symposium on Usable Privacy and Security (SOUPS 2018). Baltimore, MD: USENIX Association, Aug. 2018, pp. 427–442. [Online].
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